tu bambina
nata affamata
succhiante
anelante
appoggiata nel mondo quasi
dimenticata
adattata
modellata come
pongo di forme infinitamente non
tue
non espressa
impressa sorridente su pellicola che a guardarti
oggi
provo tenerezza
pazza
a pensare che non fosse tutto lì
che ci fossero da qualche parte forme passi parole
tue
che saresti stata spartiacque
bambina protestante
silenziosa di un silenzio
assordante
tenace come un fiume carsico
buona come un rimedio, un farmaco
grazie di avermi aspettata
per trent’anni riscaldata
di non essertene
andata
Rucli Stefania